La notte dell’Infiorata, la bellezza della festa condivisa

Già Kant riconosceva in un certo senso la condivisione del bello come elemento fondante dell’esperienza estetica stessa.

Nell’esperienza del bello non si fa mai un’esperienza individuale, ma ci si sente sempre partecipe di una comunità di persone che proverebbero lo stesso sentimento
di piacere davanti a ciò che si reputa bello.

Quindi la bellezza per essere percepita e costruita presuppone un pubblico, una comunità, degli amici con cui condividerla:

“Su un’ isola deserta un uomo non adornerebbe mai la sua capanna”

Il bello diviene strumento per apparire e per costruire la propria identità all’interno del nucleo sociale di cui fa parte, sia che questo sia un piccolo paese o la città in cui si vive.

E la condivisione è un modo per raccontare una storia, piccola o grande che sia, istantanea e bella.

Fare festa è adesione, fare festa è partecipazione, fare festa è gioia, fare festa è comunione! E’ la bellezza della condivisione, del vivere insieme.

E’ bello fare festa.

Ancora più bello è viverla insieme.